Maps Group è organizzata internamente in Business Unit e Divisioni. Per conoscere meglio la nostra struttura ecco l’intervista con l’Head of Research&Solutions, Gian Luca Cattani, che ci racconta progetti e prospettive della sua divisione.
Di cosa si occupa concretamente R&S?
“Il nostro gruppo di lavoro ha un compito principale ed alcuni secondari.
Quello principale è di governare le attività di R&D di Maps Group. Questo richiede di gestire il governo e il controllo della spesa di investimento di Maps Group in R&D, fornire un coordinamento tecnico alle attività di sviluppo dei nostri prodotti, dare un contributo operativo in termini di progettazione e sviluppo alla creazione di nuovi prodotti e al miglioramento di quelli esistenti.
Tutto questo; ovviamente, viene portato avanti in collaborazione con le Business Unit e con le loro Business Line.
I compiti secondari più rilevanti sono due. Il primo è la fornitura di servizi tecnici trasversali per il miglioramento e l’efficienza dei processi di produzione. Ciò avviene, in particolare, tramite l’applicazione di un modello basato su strumenti cosiddetti di DevOps per l’automazione di quegli ambiti del processo di sviluppo e gestione delle applicazioni in produzione che non richiedono modifiche al codice sorgente, o l’analisi manuale di dati e informazioni. Il secondo è il supporto alla Delivery su Clienti in alcuni casi particolari che richiedono l’utilizzo di competenze tecniche o metodologiche non presenti all’interno della Business Unit operativa.“
Il 2022, a livello internazionale, è stato un anno particolare; da una parte ci si è ritrovati ad affrontare le conseguenze più a lungo termine della crisi pandemica, dall’altra l’economia ha dovuto fare i conti con i contraccolpi della guerra in Ucraina e della questione efficientamento energetico. Anni così complessi rappresentano, in alcuni casi, un momento di rinnovato slancio per aziende e gruppi strutturati. È accaduto questo per Maps Group e per la sua divisione R&S?
“Maps Group ha attraversato il 2022, così come gli anni di massima intensità della pandemia da Covid, senza sbandamenti, ma, anzi, rafforzandosi in alcune sue convinzioni strategiche. Nell’anno appena trascorso è ad esempio evidente la rilevanza di aver investito sui temi dell’efficienza energetica.
Non parlerei quindi di slancio rinnovato, quanto piuttosto di solidità e di attenzione ai fenomeni macroeconomici e sociali“.
In che cosa il 2022 ha rappresentato una grande opportunità?
“Per R&S il 2022 è stato l’anno del definitivo consolidamento. Dopo la crescita importante del 2021, ci siamo ulteriormente allargati ed abbiamo iniziato a darci un’organizzazione più ordinata. Affrontiamo il 2023 con un organico di 19 persone, adeguatamente dimensionato per rispondere alle necessità di Maps Group.
È stato l’anno in cui siamo entrati, per la prima volta nella storia di Maps, in una partnership internazionale con la quale ci siamo aggiudicati quasi 3 milioni di Euro di fondi europei per la realizzazione di un progetto di ricerca di durata triennale (l’abbiamo avviato ufficialmente il 1 Gennaio 2023) nell’ambito dell’efficienza energetica e dell’uso di sistemi ibridi di accumulo di energia. Il progetto si chiama PARMENIDES e verrà svolto, ovviamente, in collaborazione con la Business Unit Energy.
Per Maps Group, il 2022 è stato l’anno di due importanti acquisizioni. I-TEL con i suoi prodotti e con la qualità delle sue persone contribuirà concretamente nel 2023 a far fare decisi passi avanti alle Business Unit Healthcare, ESG e MapsLab. Energenius è il complemento ideale al gruppo che ha portato avanti lo sviluppo di ROSE fino ad oggi e ci permetterà di accelerare il nostro ingresso e posizionamento nel mercato dell’efficienza e della flessibilità energetica che ha grandissime potenzialità.“
Il 2023 è iniziato da poco: quali sono gli obiettivi e quali, invece, le sfide da raccogliere?
“Questo è l’anno della crescita efficiente e sinergica. Efficienza e sinergia sono tanto obiettivi quanto sfide.
Maps Group deve realizzare in maniera sempre più significativa le sinergie potenziali che i percorsi di acquisizione degli ultimi anni hanno generato. Questo percorso deve combinarsi con una evoluzione tecnologica dei nostri prodotti storici che li adegui all’importante posizionamento di mercato a cui sono arrivati. I nostri obiettivi sono prodotti nuovi, migliori, più completi, e in grado di essere portati su segmenti di mercato sempre più ampi.
Contemporaneamente, questo lavoro sul portafoglio prodotti deve essere governato e coordinato per dare efficienza alla nostra capacità operativa sia nello sviluppo, che nella delivery ai clienti.
R&S ha il compito di catalizzare questi processi e far sì che producano i risultati auspicati. Direi che, come sfida, ci può bastare”.