Remote working: Nuovi modelli di lavoro e nuovi costi
Con l’emergenza Covid, migliaia di dipendenti hanno necessariamente trasformato la propria casa in un ufficio, facendosi carico – di fatto – di una parte dei costi; ma, ad oggi, c’è ancora poca chiarezza sugli obblighi da parte dell’azienda verso le spese del lavoro sostenute da casa.
È giusto che il lavoratore utilizzi il proprio PC personale? A carico di chi sono le spese delle connessioni internet durante l’orario di lavoro? E i buoni pasto, si possono ricevere anche in caso di lavoro da remoto? Queste e altre domande vengono spesso poste dai lavoratori su forum online o ai propri sindacati.
Si tratta di quesiti che, in verità, molti avevano cominciato a porsi già ben prima che la modalità di lavoro da casa si rendesse necessaria a causa dell’emergenza COVID-19.
La suddetta questione, infatti, si era delineata all’inizio del processo di trasformazione digitale di molte aziende, con l’adozione di strumenti di collaborazione telematica come Zoom, Teams o Meet, e la possibilità di lavoro agile.
Ora che il fenomeno non è più circoscritto e nemmeno un’eccezione, e dato che anche le aziende con schemi di business tradizionale hanno necessariamente abbracciato il nuovo modello di lavoro, la discussione si colloca necessariamente al centro dell’attenzione.
Esistono infatti leggi che già regolano le diverse modalità di lavoro da remoto, sebbene alcuni aspetti, quali ad esempio l’erogazione dei buoni pasto o la fruizione dell’auto aziendale rimangano ancora, in alcuni frangenti, a discrezione dell’azienda.
Maps Habitat: un ambiente ottimale per le persone di Maps Group
La posizione di Maps Group, riguardo le responsabilità sulle spese di remote working, è molto chiara: l’azienda contribuisce attivamente alla costituzione di un ambiente ottimale per questa modalità di lavoro. Posizione che viene esplicitamente dichiarata e messa in atto con l’iniziativa Maps Habitat.
Maps Habitat è l’innovativo modello di organizzazione del lavoro ideata da Maps Group che implementa in maniera strutturata il remote working proponendo, a tutte le sue persone, una scelta di piani di lavoro settimanali con configurazioni orarie diversificate, e la possibilità di lavorare da remoto una, due o quattro giornate alla settimana.
L’iniziativa ha come scopo principale quello di creare un habitat favorevole al benessere delle persone a alla loro crescita professionale, attraverso un miglior rapporto tra lavoro e tempo libero, coniugato con un sistema pianificato di interconnessioni e attività lavorative in team svolte in sede, che assicurano il lavoro di gruppo e lo scambio di idee.
L’habitat di Maps Group vuole andare oltre i confini dell’ufficio, per costituire un ambiente in cui i talenti possono muoversi con flessibilità e trovare un terreno favorevole in cui crescere. Pertanto, a corollario della scelta di piani di lavoro, l’azienda propone una serie di iniziative che contribuiscono a “costruire” l’habitat di Maps.
Maps Group e la costruzione dell’habitat lavorativo
Maps Group fornisce tutti gli strumenti tecnologici per svolgere adeguatamente la propria mansione, sia in sede che da remoto, a partire dal PC portatile fino a strumenti dedicati alla comunicazione telematica e alla collaborazione a distanza, garantendone il buon funzionamento e la manutenzione.
Per quanto riguarda la postazione da casa, Maps Group contribuisce offrendo strumenti in comodato gratuito, come la sedia ergonomica e lo schermo. Oltre a queste opzioni, se la persona ha già tutto ciò che gli serve, l’azienda propone un PC ad uso non lavorativo che, ad esempio, può essere utile per i figli nella didattica a distanza.
Maps Group eroga, inoltre, un buono pasto smart per ogni giorno lavorato da casa, spendibile presso retailer di generi alimentari, e che diventa quindi un piccolo aiuto in più nel bilancio delle spese di remote working. Anche ogni fringe benefit, come ad esempio l’auto aziendale, è stato mantenuto.
A questo si aggiunge il sempre presente supporto dell’azienda in ambito di sicurezza e salute, che si esplica, oltre agli usuali corsi di sicurezza sul lavoro, anche mettendo a disposizione nell’intranet aziendale materiale illustrativo sulle buone pratiche di telelavoro, con suggerimenti per mantenere una buona postura e salvaguardare la propria salute durante le lunghe ore di lavoro da seduti.
Il progetto Maps Habitat ha preso ufficialmente il via a inizio settembre 2020, con più del 50% dei dipendenti che aderiscono a programmi con un giorno alla settimana di lavoro in sede. La distribuzione degli strumenti di supporto per la postazione di lavoro da casa agli oltre 200 dipendenti di Maps Group è stata organizzata in concomitanza dell’avvio di Maps Habitat ed è in fase di completamento.
Maps Habitat: unconventional teamwork
Il lavoro e il tempo. Le persone e le relazioni. I luoghi e le risorse: Maps HABitat è la risposta di Maps Group, creativa e strategica, immaginata per un nuovo modo di organizzare, coordinare e mettere in rete l’attività lavorativa. Il tutto, rispettando le esigenze e incentivando il talento il delle persone che in Maps lavorano.
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