Maps Group, con il progetto Maps Habitat, propone un’organizzazione innovativa del lavoro riconosciuta vincente anche da Google.
Lavoro da remoto: punti di vista e convergenze
Il mondo delle imprese sembra, finalmente, giungere a punti di incontro sulle vedute relative al lavoro da remoto. Si tratta di un percorso cominciato prima dell’estate 2020 quando tutte le aziende – comprese le grandi del settore IT, come Google e Microsoft – si sono trovate a dover affrontare la questione di una riorganizzazione del lavoro resa necessaria dall’emergenza Covid 19.
I punti di vista si sono rivelati, sin da subito, diversi:
- da un lato abbiamo trovato schierati i sostenitori dello smart working totale, in favore della produttività;
- dall’altro lato sono comparsi gli scettici dello smart working che, con questa modalità di lavoro, temono un impoverimento delle relazioni umane e scarse possibilità di sviluppo del capitale sociale.
In questo modo le diverse azienda hanno proposto ai loro dipendenti scelte di lavoro molto differenti tra loro, in alcuni casi proponendole come soluzioni “temporanee” e valide solo fino a fine 2020.
La nascita di un modello ibrido
Oltre sei mesi dopo l’inizio della pandemia, le grandi aziende sembrano essere giunte ad una sintesi tra le opposte filosofie. Il risultato è la creazione di un modello ibrido di organizzazione lavorativa capace di coniugare, in maniera sistematica, il remote working con la presenza in sede.
È il caso del modello di lavoro proposto da Google che, a partire dall’autunno 2020, propone ai suoi dipendenti una settimana lavorativa che combina, appunto, giorni “collaborativi in ufficio” con giorni di lavoro da remoto.
Si tratta di una filosofia di organizzazione del lavoro innovativa e assolutamente in linea con Maps HABitat. Il nuovo progetto reso operativo in Maps Group offre infatti la possibilità di coniugare il remote working con il lavoro di team in ufficio, attraverso una scelta di programmi settimanali diversificati a seconda delle varie esigenze personali.
Le persone di Maps Group possono così scegliere di lavorare in ufficio uno, due o quattro giorni alla settimana mantenendo, per tutti, almeno una giornata intera di lavoro in ufficio assieme al proprio team.
Oltre l’emergenza
Maps HABitat, che si pone all’avanguardia e in linea con le grandi aziende attente al welfare, è stato implementato in Maps Group a partire da settembre 2020, raccogliendo il favore e ampi consensi presso la popolazione aziendale: questo perché Maps HABitat non vuole semplicemente essere una risposta all’emergenza sanitaria in corso.
Con tale progetto Maps Group ha voluto mettere a punto un nuovo modello di organizzazione del lavoro che potesse consentire:
- di costruire un ambiente professionale ottimale, allo scopo di migliorare la qualità di vita dei propri dipendenti;
- di continuare a coltivare le relazioni e il lavoro di gruppo.
Per questi motivi Maps HABitat rimarrà una modalità organizzativa stabile anche quando la situazione sanitaria sarà rientrata nella normalità.
Volete saperne di più? Leggete: Maps Habitat: Unconventional Teamwork. Un nuovo modello di organizzazione del lavoro