Nella giornata del 13 aprile 2019, presso l’Università Bicocca di Milano, si è svolto l’evento Devoxx ‘VoxxedDays Milano 2019 – a Developer Conference’.
Un evento unico che ha dato l’opportunità, ai partecipanti, di entrare a contatto con talenti diversificati, nazionali e internazionali, aggiornati sulle tematiche vitali del mondo dello sviluppo digitale.
Cloud, Big Data, AI, Robotics, Programming Languages, Java, Security, Architetture e Developer Culture sono solo alcuni degli argomenti, all’avanguardia per eccellenza tecnica e creatività, trattati nelle varie sessioni dell’evento.
Momenti intensi di incontro, ascolto e condivisione delle competenze, con alcuni dei relatori più stimolanti del settore e ricchi di idee affascinanti (sul profilo twitter dell’evento si possono trovare altre informazioni e foto).
I colleghi Daniele Porta e Stefano Volponi hanno avuto la possibilità di partecipare all’evento portando a casa alcuni spunti interessanti, soprattutto di natura tecnica.
“Sicuramente c’è molto fermento e attenzione per l’uso di servizi cloud, in particolare nell’impiego di AWS (ossia Amazon Web Services) con l’approccio serverless”
ha detto Daniele. Ma cosa significa serverless? È l’architettura nativa del cloud che, eliminando le attività di gestione delle infrastrutture (server compresi), consente di creare applicazioni agili ed eseguire servizi. Il tutto a costi minori e in modo estremamente flessibile, grazie anche ad una elevata disponibilità automatizzata.
E non solo. Prosegue Daniele:
“Si è anche parlato di come rendere più divertente il lavoro di tutti giorni, cercando di promuovere la creatività, anche con l’utilizzo di tecniche come la Gamification, le chat con messaggi divertenti o cambiare, ogni tanto, il proprio modo di vestirsi indossando abiti colorati e più estrosi. Il motto coniato è #programming is fun!!! Questo perché il cervello, in situazioni di positività emotiva, è maggiormente produttivo che in caso di situazioni negative, quando le sollecitazione da stress lo inibiscono.”
In effetti, lo stress è una parte inevitabile del lavoro. Come suggerito nell’articolo ‘Positive Intelligence’, di Shawn Achor, su Harvard Business Review, la prossima volta che ci sentiamo sopraffatti, possiamo eseguire un semplice esercizio.
Occorre stilare una lista degli stress a cui siamo sottoposti, suddividendoli in due gruppi: quelli che possiamo controllare e quelli che ancora sembrano impossibili da gestire.
Ora, bisogna scegliere uno dei motivi di stress dall’elenco di quelli che siamo in grado di controllare e mettere in atto un piccolo passo concreto per ridurlo.
In questo modo è possibile riportare il cervello ad una situazione positiva e produttiva. E, inoltre, aumentare la propria felicità migliora anche la probabilità di successo. Sviluppare nuove abitudini e agirle concretamente per reagire allo stress sono, dunque buoni modi per iniziare a placarlo.
Infine, conclude Daniele:
“Un altro tema interessante trattato durante l’evento ha riguardato la Smart Company Elastic, che riesce a gestire un team di più di 1.000 persone dislocate remotamente e in tutto il mondo! L’argomento non era semplice e il talk ha solo tracciato alcune linee guida: la quasi totale assenza di gerarchie, l’automatizzazione dei task ripetitivi e l’adozione di strumenti collaborativi. Oltre ad una notevole trasparenza nelle comunicazioni e nel proprio lavoro”.
Insomma, un’immersione verso gli orizzonti del futuro, dettati però da cambiamenti e innovazioni di Scienza e Tecnologia più che mai contemporanei.
Cambiamenti che Maps Group, in prima linea, da sempre promuove e sostiene.