Promuovere l’innovazione e ridurre i costi dell’energia elettrica con le smart grid
Le nuove tecnologie per l’utilizzo di fonti rinnovabili e per lo storage di energia saranno i settori di sfida dei prossimi anni. L’industria energetica ripone le proprie aspettitative sulle Smart Grid, per sfruttare innovazione tecnologica nel settore energetico.
Proprio dal concetto di sistemi interconnessi nascono le smart grid, una vera e propria rete intelligente in grado di:
- determinare in anticipo le richieste di energia, termica ed elettrica,
- convogliare il flusso di energia in modo attivo e bidirezionale con l’aiuto dell’elettronica, dell’informatica e delle telecomunicazioni,
- far interagire produttori e consumatori, in modo da gestire con migliore efficienza i picchi di richiesta.
Le smart grid sono già realtà e uno dei primi impianti pilota di smart grid in Europa si trova proprio in Italia
Stiamo parlano di un’area di 50.000 m2, all’interno del Campus Universitario di Savona, che ospita la Smart Polygeneration Microgrid (SPM) un sistema di distribuzione energetica, elettrica e termica, dotata di un’intelligenza centrale, supervisionato dalla piattaforma di Energy Management DEMS (acronimo di Decentralized Energy Management System), un software di gestione energetica sviluppato da Siemens.
Il gruppo Maps si è impegnato nel creare e testare, nella Smart Grid di Savona, un sistema di controllo innovativo che, utilizzando anche dei modelli predittivi per la previsione dei carichi termici ed elettrici e della produzione da fonti rinnovabili, permettesse di pianificare in tempo reale la migliore gestione delle risorse energetiche del Campus.
L’obiettivo è stato quello di implementare un nodo di un sistema di Demand Response, in grado di:
- ricevere le richieste di peak shaving dal DSO (Distributore Energia);
- ottimizzare al meglio le risorse energetiche disponibili (fonti energetiche, unità di accumulo e carichi).
Per raggiungere l’obiettivo Maps ha sviluppato ROSE. Il prodotto si basa sull’integrazione e lo sviluppo di strumenti ICT avanzati e rappresenta una verticalizzazione dello strumento SmartAggregator
che permette di:
- acquisire dati dai sensori e gestire semanticamente l’interpretazione di tali valori,
- permettere l’analisi delle informazioni ai fini predittivi, per supportare processi decisionali.
Per adattare ROSE alle caratteristiche della SPM di Savona si è reso necessario personalizzare alcune componenti, alla realizzazione delle quali il gruppo Ricerca & Sviluppo di Maps Group si è avvalso delle competenze di dominio dei ricercatori dell’Università di Genova Michela Robba e Mansueto Rossi.
Attraverso la messa a punto e l’utilizzo di un particolare modello di rete neurale e la successiva validazione delle performances del modello proposto è stato dimostrato come il progetto ROSE fosse in grado di prevedere con accuratezza la domanda degli utenti e il comportamento delle diverse fonti energetiche.
ROSE può dunque essere lo strumento essenziale per una corretta e ottimale gestione di reti complesse. Ma il concepimento e la modellazione di una rete elettrica intelligente richiedono esercizio e impegno.
Ecco il motivo per cui Maps Group, con il progetto ROSE, vuole proporre sistemi ICT avanzati allo scopo di seguire l’evoluzione dei tempi per assicurare un servizio efficiente e, il più possibile, all’avanguardia.
Un servizio che possa:
- Dialogare con i sistemi del distributore (DSO) per operare con esso nella gestione dei flussi di energia.
- Operare un controllo ottimale in real time dei sistemi di produzione, consumo e stoccaggio dell’energia.
- Ottimizzare i consumi di energia termica ed elettrica minimizzando le emissioni di CO2, i costi operativi annuali e il consumo di energia primaria.
Sapere gestire al meglio questi scenari innovativi è dunque la nuova sfida, che Maps Group si è posta.