C’era una volta il west nei sette mari: quando due semplici chele generano performance spettacolari.

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Otto anni fa iniziava l’avventura del blog #6MEMES, un luogo di conversazione tra tematiche tecnico-scientifiche e temi considerati di tipo umanistico, ispirato alle Lezioni Americane di Calvino.

In questi otto anni molto è cambiato e in maniera sostanziale: la cultura dei dati e del digitale è ormai dominante e i relativi settori di riferimento – comprese le contaminazioni culturali che li riguardano – sono diventati di dominio comune.

Per questo, nel 2022, il progetto #6MEMES ha raggiunto il suo traguardo e salutato i lettori.

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C’ è uno strano personaggio che si muove in un insospettabile far west in cui compie gesta degne di nota: è il Gambero Pistolero! A volte, infatti le performance più spettacolari avvengono infatti all’insaputa di tutti, come nel caso di questo strano animaletto che però non si sporca nella polvere che copre le cittadine di lande deserte, attraversate da cespugli sibilanti e sospinti dal vento… i suoi duelli, infatti, si consumano sul fondo dei mari.

Sì, proprio così! Si tratta di un piccolo crostaceo lungo circa 5 centimetri, di colore rosso, bianco e crema, con tante colorazioni da renderne difficile la classificazione per la difficoltà a distinguere la specie.Dal Mar Mediterraneo ai Tropici, non solo è conosciuto come l’animale più rumoroso dei fondali marini, ma è dotato di chele multi-funzione.
Vediamo perché: una delle sue chele, più sviluppata dell’altra, ha curiose tenaglie a forma di canna di pistola con tanto di grilletto.
Armato della sua potente chela, il piccolo gambero si nasconde per cacciare e, quando la sua disgraziata preda – granchio o pesciolino che sia – si avvicina, ecco che sbuca all’improvviso e “spara” potenti e assordanti bolle d’acqua, veri e propri proiettili in grado di tramortire e uccidere il malcapitato, che viene poi portato nella tana e mangiato.

Ma come fa questo animaletto a produrre schioccanti bolle d’acqua?
La sua tecnica di caccia sfrutta il fenomeno fisico della “cavitazione”. La chela infatti, chiudendosi di scatto e rapidamente, produce un violento spruzzo, alla velocità di circa 100 Km/h, contenente minuscole bolle (cavità) di vapore caldissimo.
È proprio quando le bolle implodono che si propaga un’onda d’urto ad alta pressione sonora (circa 80 kilopascal a 4 cm di distanza dalla chela), tale da produrre lo stupefacente rumore. Superiore a 200 dB, il rumore – che un orecchio umano può sentire perfino sott’acqua – è davvero sorprendente, se si pensa che un razzo al decollo ne produce 180.

Ma non è l’unica sorpresa che ci riserva questo prodigioso gamberetto: possiede anche l’invidiabile capacità di ricostruirsi la chela-pistola, nel caso dovesse perderla, modificando e accrescendo quella più piccola.

Inoltre, con la medesima grande chela è capace di scavare tane profonde quasi un metro, tra la roccia e nel fondo sabbioso. Continuamente allargata dallo scavo di altre gallerie, la sua tana è mantenuta pulita e in efficienza dalla costante ricerca di materiale e detriti con i quali il Gambero Pistolero ne rinforza le pareti.

E proprio la sua tana fa sì che questo gambero non sia il classico pistolero dalla vita solitaria. Infatti, privo di una buona vista e per questo facile vittima di predatori, il crostaceo più veloce del west marino stabilisce una sorta di scambio con il ghiozzo, un pesce che invece ha vista acuta, ma è incapace di scavare tane sicure. Così, mentre il gambero pistolero costruisce e mantiene la tana che ospita entrambi, il ghiozzo fa la guardia, avvisando se si avvicinano predatori.

Una coppia degna di sfidare il leggendario giustiziere Tex Willer e il suo compagno Kit Carson.
Chi, tra il gambero e Tex sparerà il proiettile più veloce (e rumoroso)?

approfondimenti

Per saperne di più

 

– It.notizie.yahoo.com
– Focus.it
– Youtube.com/watch?t=31&v=eKPrGxB1Kzc