PA e Interoperabilità: mettere in rete risorse e competenze che rafforzino l’identità territoriale comune

Paola Chiesa
Paola Chiesa

Otto anni fa iniziava l’avventura del blog #6MEMES, un luogo di conversazione tra tematiche tecnico-scientifiche e temi considerati di tipo umanistico, ispirato alle Lezioni Americane di Calvino.

In questi otto anni molto è cambiato e in maniera sostanziale: la cultura dei dati e del digitale è ormai dominante e i relativi settori di riferimento – comprese le contaminazioni culturali che li riguardano – sono diventati di dominio comune.

Per questo, nel 2022, il progetto #6MEMES ha raggiunto il suo traguardo e salutato i lettori.

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Nello scorso articolo mi sono soffermata sull’etica della comunicazione nella pubblica amministrazione, quale capacità di creare un senso di comunione attraverso il dialogo tra gli interlocutori.

Dialogo che, nelle possibili modalità di sviluppo, può anche ricordare la dialettica hegeliana e lo spirito infinito che la giustifica.

 

La filosofia di Hegel applicata alla pubblica amministrazione

Nella visione della vita di Hegel, esiste sempre il conflitto. La sua è una filosofia del continuo movimento verso la libertà. La realtà stessa è lo spirito infinito che si realizza, come posizione del finito e superamento del finito stesso. Lo spirito produce ogni volta contenuti de-terminati e quindi negativi. L’infinito è il positivo che si realizza attraverso la negazione di quella negazione che è propria di ogni finito (diceva Spinoza, “omnis determinatio est negatio”).

Come in un circolo, inizio e fine coincidono in maniera dinamica, il particolare si risolve nell’universale, l’essere si risolve nel dover essere, il reale si risolve nel razionale.

Nella Fenomenologia dello Spirito del 1807, il filosofo tedesco descrive il percorso che ogni individuo deve compiere, partendo dalla sua coscienza, per identificare le manifestazioni (la “scienza di ciò che appare”, la “fenomenologia”) attraverso le quali lo spirito si innalza dalle forme più semplici di conoscenza a quelle più generali fino al sapere assoluto.

Rappresenta l’avventura di come si diventa umani e di come la coscienza raggiunge la piena consapevolezza di sé. Il fattore particolarmente interessante, è che la coscienza non è qualcosa di individuale, ma è collettiva, pur manifestandosi attraverso diversi individui.

Ora, visto che la filosofia dovrebbe servire per capire il presente, potrebbe essere utile e arricchente cogliere lo spirito in termini hegeliani per incoraggiare e dare una direzione alla ripresa economica del Paese, anche attraverso una interpretazione innovativa di alcuni provvedimenti emanati di recente dagli enti centrali della pubblica amministrazione.

 

Opportunità da cogliere in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19

In questo periodo di ricostruzione del Paese in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19, come possiamo trasformare in opportunità una conclamata situazione di crisi? Abbiamo degli ottimi punti di partenza, costituiti da recenti provvedimenti adottati dal Governo. Vediamone alcuni.

Decreto semplificazioni

Con il D.L. 76 del 16/7/2020, il Governo è intervenuto per “incentivare gli investimenti pubblici nel settore delle infrastrutture e dei servizi pubblici”, nonché con il preciso scopo di far fronte alle ricadute economiche negative dovute alle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria da COVID-19. A tale riguardo:

  • Sono state introdotte delle misure eccezionali per snellire l’iter di affidamento negli appalti, con efficacia fino al 31 luglio 2021.
  • Particolarmente incentivante per i piccoli comuni la disposizione che permette di affidare direttamente lavori, servizi e forniture fino a 150.000 euro, alzando considerevolmente la soglia che prima era stabilita in 40.000 euro.

Essendo ora sufficiente una determina a contrarre, l’iter procedimentale si semplifica, così come si riducono i tempi per l’individuazione del contraente.

In che cosa si traduce tale provvedimento? Per un piccolo comune, significa tempi più rapidi per l’espletamento di circa l’80% delle pratiche che vengono gestite: appalti di servizi, manutenzioni ordinarie e straordinarie, investimenti. Decisamente un tentativo pregevole per sburocratizzare le procedure.

Governance

Rappresenta un’opportunità sicuramente da cogliere, l’avviso del Dipartimento della Funzione pubblica rivolto ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti a manifestare interesse per l’attuazione del progetto “Rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni”.

Nel quadro della strategia programmatica definita dal PON “Governance”, la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica, in qualità di Organismo Intermedio, ha definito obiettivi volti a:

  • produrre impatti sulla qualità dei servizi rivolti a cittadini e imprese, attraverso opportuni interventi di riorganizzazione in chiave digitale,
  • aumentare la trasparenza e l’accesso ai dati, con riferimento alle politiche di open government, nonché migliorare la gestione del personale,
  • riorganizzare la struttura dell’amministrazione pubblica, rafforzare la governance multilivello e accompagnare il processo di riforma degli Enti locali, con l’obiettivo specifico di migliorare le capacità delle pubbliche amministrazioni locali nell’attuazione delle policy sostenute dai Fondi strutturali e di investimento europei.

In particolare, il supporto a modelli organizzativi e strumentali improntati all’efficienza dei servizi a cittadini e imprese, alla trasparenza e all’open data, al public procurement e all’anticorruzione, alla semplificazione e all’innovazione digitale, si incardina su logiche di smart working.

Scuola

Sul fronte scolastico sono stati stanziati dei fondi destinati a comuni, province, città metropolitane, per l’edilizia scolastica cosiddetta ‘leggera’, cioè per l’adeguamento e l’adattamento funzionale, per le forniture di arredi e attrezzature scolastiche idonei a favorire il necessario distanziamento tra gli studenti.

L’avviso rientra nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.

Turismo

Si rivela una risorsa il turismo lento e il turismo di prossimità, incentivati dal bonus vacanze e da altre iniziative, quali ad esempio la misura adottata dalla Regione Piemonte in base alla quale, acquistando una notte presso una struttura ricettiva dei consorzi turistici piemontesi, altre due notti le offrono Regione Piemonte e la struttura ricettiva prescelta.

 

Lo scatto in avanti: mettere in rete risorse e competenze

Il cosiddetto decreto semplificazioni individua tra i suoi stessi scopi il “far fronte alle ricadute economiche negative dovute alle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria da COVID-19”.

Da donna amministratrice, che pratica e coltiva da anni la cultura della condivisione, della rete e dell’innovazione, non posso che individuare, ancora una volta, la chiave di volta delle politiche pubbliche al servizio dei cittadini, nel lavoro di squadra tra pubbliche amministrazioni e altri soggetti del territorio, pubblici e privati. Superando il particolare per risolversi nell’universale, in un circolo hegeliano virtuoso di miglioramento continuo. Vale quindi anche per le tematiche della governance, della scuola, del turismo.

Per il turismo, risulta strategico puntare su politiche che rafforzino l’identità territoriale comune, ad esempio sfruttando lo strumento delle Fondazioni di Comunità. Questo per:

  • conservare e valorizzare le singole peculiarità ed eccellenze;
  • trovare una linea comune di azione in diversi settori di interesse, stimolando una collaborazione concreta tra gli enti per condividere bisogni, interventi, competenze ed opportunità;
  • aumentare il peso specifico del territorio nel contesto regionale e nazionale, agevolandone anche la riconoscibilità;
  • incrementare le possibilità di intercettare finanziamenti regionali, nazionali ed europei.

Per la scuola, è strategico puntare su politiche territoriali di distretto che valorizzino i diversi plessi scolastici dei comuni limitrofi in modo complementare e non esclusivo, agevolandone la specializzazione in base alle caratteristiche e alle particolari conformazioni del territorio, così come l’innovazione in termini di  didattica in presenza  e a distanza (D.A.D.)

Per la governance e le competenze, la sinergia tra enti consente di ottimizzare le risorse per raggiungere risultati migliori in termini di servizi da erogare ai cittadini.

L’interoperabilità ente-ente non è quindi un semplice rapporto tra soggetti, nel quale ognuno mette a disposizione qualcosa. Se vogliamo che sia dirompente, dovrà essere un flusso ciclico di amministratori, funzionari, norme e provvedimenti che si traducono in politiche sempre da ripensare, da superare e da migliorare. Ma in tutto questo c’è un unicum, che deve rappresentare lo “spirito assoluto” che governa razionalmente i cambiamenti: le competenze, da parte di amministratori pubblici e funzionari.


Approfondimenti su Hegel


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