Seempre in tema di Interoperabilità – in una ricognizione a trecentosessanta gradi sull’utilizzo dei nostri dati legati allo stile di vita e al benessere, partendo dai monitoraggi italiani post-sisma sino alle recenti Mappe di Facebook e agli studi sulla biometria – Natalia Robusti ci accompagna in una serie di riflessioni su ciò che l’innovazione e l’evoluzione (tecnologica in prima istanza, ma culturale subito dopo) promettono e – a volte – mantengono, anche rispetto a questo tema.
Il tutto, seguendo con particolare attenzione i topic incontrati in un anno di “serendipitare” tra monitoraggi online e ricerche, articoli e pubblicazioni incentrate sulla mappatura dei dati sensibili, le ricerche sugli effetti degli stili di vita e lo stato dell’arte dei cosiddetti “colossi del web” anche in materia di sanità.
La conclusione? Che la portata delle diverse rivoluzioni in corso in queste materie è tale da richiamare la responsabilità di noi singoli individui nella gestione oculata dei propri dati e delle Istituzioni nel dare linee-guida che perseguano interessi comuni di elevato orizzonte etico.
Buona lettura!
Indice
Introduzione
01. Stili di vita DOP e resilienza anche in caso di eventi drammatici:
meglio un monitoraggio oggi che una cura domani.
02. Monitoraggio dei dati, stili di vita, ambiente e partecipazione.
Un percorso complesso alla ricerca del benessere.
03. Dalla raccolta dei dati sensibili alla biometria comportamentale:
il nostro futuro lo decidiamo noi!
Conclusioni
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