Lo avevamo promesso e siamo qua: a un anno dall’avvio del blog 6memes diamo conto dei nostri numeri.
Prima, però, ricordiamo l’obiettivo originario del progetto: lanciare un blog su temi di solito inaccessibili attraverso un piano editoriale e uno stile comunicativo in grado di bilanciare tra loro contenuti informativi e d’intrattenimento, in un gioco di parole tra Letteratura e Numeri.
Due i topic portanti del progetto: la condivisione della conoscenza (Sharing Knowledge) e i Big Data, in un percorso di conversazioni alla portata di tutti, o quasi :-).
Proprio da questa sfida è partita l’idea di 6memes, per avvicinare anche i più restii al mondo dei dati – ancora sconosciuto – mostrandone le applicazioni concrete all’interno di contesti quotidiani, paralleli ai discorsi astratti di natura statistica, matematica o analitica che di solito li rappresentano.
Non abbiamo parlato, dunque – né lo faremo – solo di dati con la “D” maiuscola, quelli per i tecnici di settore, ma anche della possibilità di leggerli e interpretarli in un’ottica, diciamo così, umanistica.
Per fare questo abbiamo preso a prestito i “Six memos” di Calvino che, divenuti veri e propri tag all’interno del blog, lo hanno costellato di connessioni e percorsi tematici ad hoc, coerenti con la mission del progetto editoriale: regalare al lettore un’esperienza leggera, rapida, esatta, visibile, molteplice e coerente delle realtà innovative, seguendo l’insegnamento delle “Lezioni americane”.
Queste nuove tematiche, amalgamate insieme, hanno così dato vita a un blog che – con un centinaio di articoli pubblicati – non si presenta agli occhi del lettore come l’accostamento casuale di universi estranei tra loro, ma piuttosto come un tentativo di coabitazione, a volte fusione, di sistemi diversi di realtà, ciascuno aperto allo scambio con gli altri.
E proprio partendo da questi tag la prima sorpresa: in un gioco di marcatura che non ha alcuna pretesa di campionatura – se non quella dell’espressione di senso dei contenuti – scopriamo che tra le connotazioni di visibilità, coerenza, molteplicità, rapidità, esattezza e leggerezza è proprio la visibilità, a trovarsi in pole position, seguita dalla coerenza.
A significare che l’ipotesi fatta inizialmente da 6memes era più mirata del previsto: tecnologia e big data, se analizzati e utilizzati con consapevolezza, servono a rendere “visibili” argomenti, modelli, evenienze e coincidenze che altrimenti sarebbero sommerse dalla complessità in cui svolgono il loro quotidiano “lavoro”.
Per quanto riguarda invece i “numeri” veri e propri del blog, diamo conto solo brevemente – per non darci troppe arie 🙂 – del riscontro di pubblico che ha avuto nelle varie piattaforme, con un’impennata – mantenutasi poi costante – delle visite sul sito e un incremento considerevole lato social sia dei follower che delle visualizzazioni dei post.
Infine una “citazione” di merito agli articoli vincitori della nostra classifica, in cui a seconda del social hanno fatto presa temi diversi: per quanto riguarda Facebook è stato l’articolo dedicato ai Neuroni Specchio e la conoscenza, a vincere, seguito da un post sulle performance biologiche delle balene e uno sugli Open Data.
Per quanto riguarda Linkedin il primo posto va invece a Eduopen, seguito da un articolo sul DNA e i Big Data e un altro sul potere predittivo dei dati.
A un anno quindi dal nostro start possiamo essere davvero lieti dei traguardi raggiunti, ringraziamo di cuore chi ci ha voluto seguire e dare la sua attenzione e chiudiamo con una citazione celebre di Calvino: “L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose”. E con il nostro primo posto al tag visibilità speriamo di aver dato al nostro e al vostro sguardo qualche chance in più per guardare la realtà. Stay Tuned!
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